22 LUGLIO: GIORNO DELL’APPROSSIMAZIONE DEL PI GRECO

Il Pi greco è una costante usata in matematica e fisica, indicata con la lettera dell’alfabeto greco π. Nella geometria piana è definito come il rapporto tra la misura della lunghezza della circonferenza e la misura della lunghezza del diametro di un cerchio. E’ conosciuto anche come “Costante di Archimede”: non è una costante fisica o naturale, ma una costante matematica definita in modo astratto, indipendente dalle misure di carattere fisico.

Il π si festeggia non solo il 14 marzo (in quanto nella sua scrittura anglosassone 3,14 ricorda l’approssimazione più comune del π), ma anche il 22 luglio, in quanto 22,7 è una famosa frazione (nota già ai tempi di Archimede) che approssima π. Proprio a causa della sua natura trascendente non esistono espressioni matematiche finite che lo rappresentano. Di conseguenza, i calcoli numerici vengono approssimati. In molti casi il valore di 3,14 è sufficiente, ma molti ingegneri spesso usano 3,1416, le prime cinque cifre significative, oppure 3,14159, le prime 6 cifre significative. Archimede elaborò un metodo con cui è possibile ottenere approssimazioni idonee del π, e lo usò per dimostrare che il suo valore è compreso tra 223/71 e 22/7; la media dei due valori è circa 3,1419.

Il simbolo π per la costante di Archimede venne introdotto nel 1706 dal matematico inglese William Jones, che pubblicò i suoi studi nel libro “A New Introduction to Mathematics”, anche se lo stesso simbolo era usato in precedenza per indicare la circonferenza. Divenne famosa dopo che la utilizzò Eulero nei suoi studi. π è la prima lettera della parola greca περίμετρος (perimetros), che vuol dire “misura attorno”. Il simbolo venne, inoltre, usato dallo stesso Jones nel 1706 in onore di Pitagora (l’iniziale di Pitagora in lingua greca è proprio π).