Il caso del Colosseo fa tremare i restauratori

Continuano le polemiche che riguardano le preoccupazioni sul restauro del Colosseo a Roma: Paolo Pastorello, presidente di Restauratori senza Frontiere, indirizza al Premier Renzi al Ministro Franceschini. Nella lunga missiva si chiedono innanzitutto le dovute spiegazioni riguardo l’affidamento dei grandi e delicati lavori ad una ditta edile piuttosto che ad un’equipe di professionisti esperti nelle operazioni di restauro di monumenti come il celebre Anfiteatro Flavio.

I timori sorti sul grande monumento romano, simbolo per eccellenza della Città Eterna, si accompagna a quelli per il futuro della categoria dei restauratori, che già versa in una condizione di grande precarietà, con incertezze riguardo al riconoscimento della loro professionalità.Il caso del Colosseo è eclatante, ma risulta essere solo uno tra i vari esempi di restauro del patrimonio culturale, trattato come una qualsiasi opera edile di tipo civile, con tecniche che non rispettano la natura dell’edificio.

Successivamente, la lettera di Pastorello tira in ballo le vere motivazioni di una gestione del restauro tanto superficiale e dannosa, che sicuramente non risponde a logiche di interesse pubblico, quanto più a dinamiche di tipo economico. Nella chiusura il Presidente di Restauratori senza Frontiere lancia un sentito appello al Presidente del Consiglio, Renzi, e al ministro Franceschini, affinchè si dia una svolta al settore del restauro, considerato da sempre una delle eccellenze italiane sempre più spesso sottovalutate.