L’Ue boccia Tsipras: i titoli greci non sono una garanzia

La Banca centrale europea (Bce) ha cancellato la deroga del 2010 che permetteva alle banche greche di fornirsi di liquidità offrendo a garanzia i titoli di Stato. Lo ha annunciato l’Eurotower in una nota. La Bce, nello stesso comunicato, ha affermato che “al momento non è possibile presumere una conclusione positiva del processo di revisione” del programma di aiuti alla Grecia. Stamane, fra l’altro andrà in scena l’incontro tra il presidente della Bce, Draghi, e il ministro delle Finanze greco, Varoufakis. Dopo il “no” della Banca centrale europea (Bce) ai bond greci per erogare liquidità alle banche di Atene, resta la Emergency Liquidity Assistance, strumento ulteriore a disposizione di Francoforte.

I contraccolpi all’indomani della decisione della Bce non si sono fatti attendere. L’agenzia di informazione economica statunitense Bloomberg ha lanciato un allarme sul rischio per il governo greco di esaurire la propria liquidità entro il 25 febbraio. Bloomberg, citando alcune fonti, ha precisato che “la stretta sulla liquidità” (definita in gergo “cash crunch”) potrebbe essere conseguenza del rifiuto da parte del premier greco Tsipras di accettare ulteriori prestiti per il salvataggio del Paese dal default economico.