Grasso saluta il capo dello Stato: “Potrà contare sul sostegno di cittadini e istituzioni”

“Ci siamo conosciuti 35 anni fa, io ero un giovane magistrato, lei un giovane professore di diritto mai avremmo potuto immaginare, in quel momento di dolore e di smarrimento, che gli imprevedibili percorsi della vita ci avrebbero condotto nella solennità del Salone dei Corazzieri del Quirinale per questa cerimonia”. Si è concluso con un ricordo il saluto del presidente del Senato, Pietro Grasso, al nuovo capo dello Stato nella cerimonia di insediamento al Colle. Un momento emozionante che ha unito due uomini della stessa città, Palermo, da sempre in prima fila nella lotta alla mafia. Grasso, che fino a oggi ha esercitato la funzione di supplente del presidente della Repubblica, ha ricordato l’ampio consenso ricevuto da Mattarella sabato scorso.

“Il Parlamento riunito in seduta comune integrato dai delegati regionali l’ha eletta con un’amplissima maggioranza, a testimonianza della profonda stima per la sua persona e per l’esemplarità della sua storia politica e istituzionale. Lei saprà, signor Presidente, interpretare mirabilmente le gravose responsabilità cui è chiamato”. Il presidente del Senato ha ricordato la “la serietà, il rigore e la dedizione che ha dimostrato in ogni suo incarico al servizio del Paese”. Valori che gli permetteranno di  “rispondere alla fiducia e alle speranze che gli italiani ripongono in lei quale severo custode e attivo promotore dei principi costituzionali di libertà, giustizia, eguaglianza, rispetto dei diritti della persona”. Grasso, infine, si è detto certo che Mattarella potrà contare “sull’affetto e la riconoscenza dei cittadini” e sul “costante sostegno delle Istituzioni repubblicane”.