Corea del Sud, attacco e minacce hacker a centrali nucleari

Il sistema informatico della compagnia che gestisce le centrali nucleari in Corea del Sud è stato attaccato venerdì scorso da ignoti hacker che hanno lanciato minacce senza intaccare dati critici o la sicurezza. Lo rende noto la società Khnp, che – riporta la Bbc – ha annunciato un’esercitazione di sicurezza e spiegato, senza nominare la Corea del Nord ma parlando di un gruppo antinucleare, che i pirati hanno messo in guardia la popolazione di stare alla “larga” da tre impianti se questi non saranno chiusi per Natale.

La Korea Hydro and Nuclear Power Co. (Khnp), ente che in Corea del Sud ha il monopolio dell’energia atomica, ha reso noto che gli hacker si sono firmati come “presidente di un gruppo contro i reattori nucleari” e che a più riprese – l’ultima venerdì 19 – hanno postato online dati tecnici riservati su alcune centrali nucleari sudcoreani, come i sistemi di raffreddamento e di condizionamento dell’aria e di rilevamento della radioattività, che non comprendevano tuttavia quelli relativi alla sicurezza e al funzionamento dei reattori. Gli hacker hanno poi aggiunto nelle ultime ore la minaccia, intimando di chiudere entro Natale tre dei 23 reattori che forniscono il 30% dell’energia elettrica del Paese.

L’ente ha annunciato per oggi e domani esercitazioni su larga scala per testare la sicurezza informatica e tecnica degli impianti atomici. Khnp non rivolge alcuna accusa alla Corea del Nord, che negli ultimi giorni è stata additata come responsabile di minacce alla Sony contro la diffusione di un film che schernisce il leader Kim Jong-un. Pyongyang in passato è accusata di attacchi informatici contro banche, emittenti televisive e siti governativi di Seul. Gli Usa la ritengono responsabile di quello definito da Obama “non un atto di guerra ma di vandalismo”, ipotizzando il reinserimento del Paese nella lista degli Stati sponsor del terrorismo, “Risponderemo in modo proporzionale”, fa sapere la Nord Corea.