Istanbul, il Papa si toglie le scarpe prima di entrare nella Moschea Blu

Papa Francesco è arrivato a Istanbul, ieri ad Ankara per gli incontri politico-istituzionali Bergoglio ha parlato sull’importanza che “musulmani, ebrei e cristiani siano fratelli e compagni di strada”. E’ fondamentale, ha detto il Pontefice, che “i cittadini musulmani, ebrei e cristiani, tanto nelle disposizioni di legge quanto nella loro effettiva attuazione, godano dei medesimi diritti e rispettino i medesimi doveri. Essi in tal modo più facilmente si riconosceranno come fratelli e compagni di strada, allontanando sempre più le incomprensioni e favorendo la collaborazione e l’intesa. In questo modo – ha spiegato Papa Francesco- la libertà religiosa e la libertà di espressione, efficacemente garantite a tutti, stimoleranno il fiorire dell’amicizia, diventando un eloquente segno di pace”.

Questa mattina il Papa ha sorpreso tutti con un fuori programma visitando subito la cosiddetta “Moschea blu”, la moschea Sultan Ahmet dove, nel novembre del 2006, Benedetto XVI si raccolse in preghiera silenziosa. Il programma prevedeva infatti la visita al museo di Santa Sofia, che fu una cattedrale fino al 1453, anno in cui venne occupata dagli ottomani nella presa di Costantinopoli, e che solo nel 1935 fu trasformata in museo. Ad accogliere e accompagnare il Papa nella moschea è stato il mufti di Istanbul, Rahmi Yaran, Bergoglio prima di entrare si è tolto le scarpe.

Il Santo Padre si è poi diretto verso la sede della Rappresentanza Pontificia, dove soggiornerà nei due giorni a Istanbul, ad accoglierlo un gruppo di rappresentanti delle comunità cattoliche della città. Nel pomeriggio Bergoglio celebrerà la messa nella cattedrale dello Spirito Santo. Alle 17, si recherà in visita al Patriarcato ecumenico e avrà un incontro con il Patriarca. L’ultimo evento della giornata sarà una preghiera ecumenica nella chiesa patriarcale di San Giorgio dove domani, festa di s.Andrea apostolo, il Papa celebrerà la liturgia della I domenica di avvento.