Civati non fa passi indietro: “In 30 non voteremo il Jobs Act”

Il Jobs act divide il Pd e parte della minoranza del partito boicotterà il voto di fiducia. Ieri, ospite a Piazzapulita su La7, Pippo Civati ha messo in chiaro le sue intenzioni: “Sabato e domenica siamo tutti precettati in aula per votare il Jobs Act con la fiducia. Ma io e altri 30 parlamentari non voteremo a favore del provvedimento”.

Il leader della minoranza democratica aveva già attaccato il premier per i metodi usati e la disattenzione mostrata nei confronti del forte astensionismo che ha caratterizzato le recenti elezioni regionali in Calabria ed Emilia: “Lo so che, nel novero di chi vota, Renzi vince. Ma il problema è fuori da lì. Quello dell’astensionismo – aveva detto domenica alla Stampa – è un dato sconvolgente”.

Per Civati insomma la governabilità, oggetto a suo avviso di uno sterile “mantra renziano” non è tutto. “Qui c’è un gran numero di persone che si autoescludono perché non si sentono più rappresentate da nessuno”. “La disaffezione ha a che fare con la crisi. Certo sarebbe meglio se si usassero parole meno violente, se si evitasse di dividere, se si evitassero provocazioni. Non è bella la frase di oggi della Boschi: Landini sposta il dibattito sul piano ideologico perché sul merito non ha niente da dire”.