In Liguria arrivano i primi 40 militari per l’emergenza

Proseguono senza sosta le ricerche dei due anziani coniugi la cui abitazione è stata travolta, ieri sera, da una imponente frana tra Leivi e Carasco, in Val Fontanabuona. Oltre ai cani della Protezione civile hanno cercato senza risultati anche i cani dei Carabinieri. secondo gli esperti, i corpi dei due anziani potrebbero essere stati trascinati a valle e finiti nel fiume Lavagna in piena da stanotte.

Nel frattempo, il governatore della Regione Liguria, Claudio Burlando, ha annunciato l’arrivo dei primi 40 militari dell’Esercito: “Stiamo raccogliendo tutte le richieste del territorio – ha spiegato – la necessità più urgente che ci viene segnalata è di idrovore per liberare dall’acqua i locali allagati. I danni sono ingentissimi, anche in Val Fontanabuona. Stanno arrivando pure le colonne mobili della Protezione civile dal Trentino e dal Friuli, mentre i nostri volontari sono già sul posto”.

L’allerta 2, quella di grado più elevato, è stata prorogata fino alle 15 di domani. La Croce rossa sta allestendo nella scuola di Cogorno un dormitorio con 50 posti letto e una mensa per accogliere, al momento, circa 20 persone evacuate dalle proprie case. A Cavi di Lavagna l’organizzazione ha montato una cucina da campo da 800 pasti al giorno per gli sfollati e i soccorritori: la stessa cucina mobile provvederà alla preparazione dei pasti per Cogorno.

Frane, esondazioni e allagamenti a causa delle precipitazioni anche in Lombardia, soprattutto nel bergamasco e nel bresciano: in provincia di Milano, a Pero, è esondato l’Olona, a Lainate il Lura. Nel parmense la protezione civile ha attivato la fase di allarme piena per il fiume Taro. Risparmiata, almeno per ora, la Versilia: la nottata di pioggia intensa per fortuna non ha provocato danni.

“Abbiamo un piano concreto – ha assicurato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, intervenuto agli Stati generali contro il dissesto idrogeologico – investiremo 7 miliardi in
sette anni
per la sicurezza dei cittadini e del territorio. Dobbiamo dire con forza che non ci saranno mai più condoni edilizi, perché sono dei tentati omicidi alla tutela del nostro territorio”.