Ebola, primo calo di casi in Liberia

Una buona notizia sul fronte Ebola arriva nientemeno che dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. In Liberia i casi di trasmissione del virus sono in diminuzione. Lo afferma il responsabile della risposta operativa dell’Oms, Bruce Aylward, in conferenza stampa da Ginevra. È la prima volta dall’inizio dell’epidemia che si registra un miglioramento del contagio in Liberia, la Nazione maggiormente colpita al mondo. Il dato positivo, sebbene non definitivo, giunge poco dopo l’appello di ieri del Santo Padre che ha definito l’Ebola una “malattia implacabile” e che ha chiesto alla comunità internazionale che “metta in atto ogni necessario sforzo per debellare questo virus”.

Nonostante il dato speranzoso, l’Oms non lascia spazio a false speranze. “Il numero di nuovi casi è diminuito in Liberia – afferma Aylward – ma è prematuro affermare che la malattia stia indietreggiando”. E’ dunque prematuro “cantare vittoria”, avverte l’esperto, dicendosi “terrificato dell’eventualità che l’informazione sia mal interpretata” e che si possa credere che l’Ebola sia “sotto controllo” nel Paese. Molti fattori possono aver contribuito a tale miglioramento: la migliore informazione delle comunità che ha permesso un cambiamento dei comportamenti a rischio, la modifica delle pratiche funerarie, gli sforzi per rintracciare le persone che hanno avuto contatti pericolosi. È “un dato positivo, ma durerà?”, ha concluso Aylward. L’Oms ha inoltre reso noto che, ad oggi, i casi di Ebola registrati sono 13.703. Di questi, ben 13.676 sono in Africa Occidentale: in Guinea, Liberia e Sierra Leone.