Tensioni a Gerusalemme, pietre contro un asilo ebraico

Ancora incidenti stamattina a Gerusalemme dove, secondo i media israeliani, ”palestinesi mascherati” hanno lanciato pietre verso un asilo ebraico non distante dalla parte est della città. Nel frattempo, si sono svolti i funerali della piccola di tre mesi, Haya Zizzel Braun, uccisa nell’attentato di ieri: un uomo indicato dagli investigatori israeliani come vicino a Hamas ha investito un gruppo di persone alla fermata di un tram. Alle esequie, insieme a centinaia di persone, erano presenti il presidente di Israele Reuven Rivlin e il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat. ”Assistiamo – ha accusato Rivlin – a un crescente incitamento alla violenza nelle strade arabe e a Gerusalemme. Incitamento che sfortunatamente riceve appoggio dai leader arabi”.

Un rappresentante diplomatico di alto livello, in risposta ai punti che l’Ue vorrebbe negoziare con Israele sulla situazione in Cisgiordania, ha dichiarato che i temi sui quali l’Unione europea intende negoziare sancirebbero la “condanna a morte” del paese. “Haaretz” ha pubblicato ieri un documento interno redatto da funzionari dell’Ue a Bruxelles, che criticava la costruzione di insediamenti israeliani in Cisgiordania e le politiche interne dello Stato. Secondo il documento, l’Unione europea “ritiene che la conservazione della soluzione a due Stati debba rimanere una priorita’”. Secondo quanto riferito da funzionari europei, “l’unico modo per risolvere il conflitto è attraverso un accordo che ponga fine all’occupazione iniziata nel 1967 e soddisfi le aspirazioni di entrambe le parti”.