Yemen, 10 poliziotti uccisi da un attacco di al Qaida

Almeno dieci poliziotti sono rimasti uccisi oggi in Yemen in una serie di attentati attribuiti ad al-Qaida nella città di Baida, nella zona centrale del Paese. L’attacco principale è stato portato a termine da un kamikaze contro il quartier generale della polizia. In precedenza c’era stata una riunione dei capi delle tribù sunnite, alcuni dei quali legati al gruppo terroristico, in cui si è deciso di rafforzare la lotta ai ribelli sciiti a Baida, che si anniderebbero anche tra le forze di sicurezza.

Inoltre la caserma del primo battaglione delle forze armate yemenite, fiore all’occhiello dell’esercito nazionale, è stata trasfromata in un campo di addestramento per ribelli sciiti. Secondo quando rivela il sito “al Masdar” il quartier generale che si trova nella capitale Sana’a è ormai sede dei seguaci dell’imam Abdel Malik al Houthi. La caserma si trova in un punto strategico della città, lungo l’arteria principale, vicino all’università e all’abitazione del presidente.

Secondo il giornale “al Sharq al Awsat”, i ribelli sciiti che fanno capo all’imam starebbero trattando l’ingresso di 20mila miliziani all’interno dell’esercito. A ritardare la nascita del nuovo governo unitario yemenita, frutto dell’accordo di pace firmato il 22 settembre a Sana’a, sarebbe proprio la lunga trattativa condotta dagli uomini di al Houthi che starebbero tentando di occupare ruoli di potere all’interno dell’esercito, della polizia e dei servizi segreti.